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acqua bene comuneUna risposta alla disastrosa gestione dell'acqua e della rete idrica in Sardegna arriva dal Comitato AcquaBeneComune Planargia-Montiferro che a Bosa (Or) ha organizzato un servizio volontario di consulenza ai cittadini.

Due in particolare i problemi al centro dell'attività dello Sportello: la mancata applicazione da parte del gestore (Abbanoa SpA) dell'esito referendario sull'acqua pubblica, che in Sardegna si traduce con una maggiorazione del 14 per cento sulle bollette,

e la contestazione di bollette non congrue.

Su questo tema il Comitato AcquaBeneComune Planargia-Montiferro chiede all’Amministrazione comunale di Bosa come mai fino ad oggi nessuna procedura di conciliazione sulle bollette pazze risulti avviata, pur essendo stata promessa dal sindaco agli utenti vessati da Abbanoa nel corso dell’incontro pubblico tra l’amministrazione di Bosa ed Abbanoa in data 30 luglio 2014.

A fronte delle bollette pazze che continuano ad arrivare, il Comitato informa che:

- continua a fornire un servizio volontario di consulenza sulle bollette pazze di Abbanoa, presso la sede della CGIL a Bosa ogni martedì dalle 17 alle 19

- rinnova la richiesta di uno spazio - sportello acqua - all’interno del Municipio, come succede in altri comuni, al fine di rendere dichiaratamente pubblico il servizio di consulenza agli utenti nella difficile comprensione e contestazione delle bollette, che, nello specifico, sono sbagliate perché:

1. Nel gennaio 2008 Abbanoa ha applicato la tariffa a partire dal 2006. Fino ad allora gli utenti non erano stati informati perciò dal 2006 al 2008 deve essere applicata la tariffa del precedente gestore.

2. Abbanoa chiede pagamenti per periodi che sono in prescrizione, che significa che sono trascorsi 5 anni dalla data del ricevimento delle fatture.

3. L’acqua della rete idrica del periodo 2006-2011 a Bosa risultava non potabile e pertanto viene legalmente ridotto dal pagamento il 50% dell’importo sul consumo.

4. Le fatture successive al 21-07-2011 non  rispettano quanto stabilito dal referendum del 12-13 giugno abrogativo della remunerazione del capitale investito, pertanto devono essere ridotte del 14% sull’importo.

5. In alcune bollette risulta ancora mancante il numero di matricola del contatore: è compito del consumatore rilevarlo e può essere motivo di contestazione.

A questo si aggiungono tante altre imprecisioni da parte di Abbanoa, il cittadino ha il dovere di leggere attentamente la fattura esaminando ogni singola voce.

Infine,  il Comitato Acqua Bene Comune ricorda che i contatori devono essere periodicamente controllati dal consumatore per una migliore gestione della risorsa e che il prezzo dell’acqua aumenta in relazione all’aumento del consumo. L'acqua è un bene prezioso che non va sciupato.

Visita il sito del Comitato Acqua Bene Comune Planargia-Montiferro

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