«“Canteremo ancora nei tempi bui?”, si chiedeva Bertolt Brecht.
E rispondeva: “Canteremo dei tempi bui”.
E invece no, stavolta no: faremo altro. Se ti opprime l’angoscia “deppis fai attu contrariu”, canta Rossella Faa: tu canta e ridi. Noi tutti dobbiamo fare Atto Contrario. Non cantare dei tempi bui, ma della luce. Della gioia e della bellezza, della speranza...»
Così lo scrittore Bruno Tognolini presenta
sul sito comune-info l’iniziativa Atto contrario, di cui è promotore, insieme – tra gli altri – a Alex Zanotelli, Ascanio Celestini, Mimmo Lucano.
Atto contrario vuole opporsi alla cupezza di questi tempi in cui l’indifferenza per i morti nel Mediterraneo, la violenza contro migranti e rifugiati, la xenofobia e il razzismo crescenti stanno diventando senso comune.
I sottoscrittori di Atto contrario propongono tre giornate, dal 15 al 17 di marzo, per promuovere in tutta Italia iniziative contro il razzismo e le narrazioni tossiche che alimentano un clima di intolleranza e paura.
«Si tratta di resistere – spiegano – con tenacia e creatività alla de-umanizzazione delle politiche che inventano i capri espiatori del nostro tempo e alla violenza delle ondate del razzismo istituzionale, mediatico e “popolare” per stare insieme e sentirsi meno soli. Quel che chiediamo, in altri termini, è di chiamarsi fuori dalla paura e di infilare – come dice Tognolini – ovunque minute stringhe virali di bellezza. Non canteremo il buio dei nostri giorni ma la bellezza della resistenza e il piacere della ribellione che filtrano da ciascuna (anche piccola) apertura che fa entrare la luce»
Per saperne di più:
Leggi l'articolo di Bruno Togliolini
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