Provate a immaginare piazza Duomo a Milano e moltiplicate la sua superficie per 50: sono circa 100 ettari, che corrispondono alla quantità di suolo naturale e fertile che ogni giorno in Italia viene cementificato. Nessuna istituzione si è finora presa la briga di raccogliere sistematicamente i dati sul consumo del territorio, ma si calcola che negli ultimi 30 anni siano stati cementificati circa 6 milioni di ettari, pari a un quinto dell’Italia.
Oltre alle aree destinate all’edilizia privata, le zone commerciali e industriali, con relativi svincoli e rotonde, e le nuove opere infrastrutturali, autostrade, tangenziali, alta velocità, stanno modificando irreversibilmente il paesaggio italiano. Le conseguenze sono pesantissime, in termini ambientali, economici, culturali e della salute pubblica.
In opposizione a questa impressionante svendita di un patrimonio collettivo e non rinnovabile come il territorio, centinaia di cittadini, associazioni, agricoltori e comitati locali hanno costituito il Forum nazionale “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”, sul modello del Forum dei Movimenti per l’acqua bene comune.
Nato il 29 ottobre 2011 a Cassinetta di Lugagnano, piccolo comune lombardo che per primo ha dichiarato lo stop al consumo del suolo, il Forum ha tra i suoi primi obiettivi
- una proposta di legge di iniziativa popolare per sancire che territorio e paesaggio sono beni di tutti e per fermare il consumo di suolo
- un censimento degli immobili (abitazioni, capannoni, edifici pubblici, eccetera) vuoti e non utilizzati: il Forum stima che in Italia ci siano 10 milioni di case vuote
- una campagna di comunicazione nazionale per informare e sensibilizzare. Per ricordare che i suoli fertili sono una risorsa preziosissima e non rinnovabile. E li stiamo perdendo per sempre.
Cati Schintu
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Vai al sito web del Forum “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”
Guarda il video sull’incontro a Cassinetta di Lugagnano (nel parco dedicato a Fabrizio de André) che ha dato vita al Forum
Materiali per approfondire:
Sintesi del Rapporto 2010 a cura del Centro di Ricerca sul Consumo del Suolo (pdf, 1,4 Mb).