Nell’antichità, prima dell’avvento della moneta, il baratto è stata la prima forma di commercio.
Passano i secoli, ma – corsi e ricorsi storici – in questo periodo di crisi e di conseguente mancanza di moneta sonante, la necessità aguzza l’ingegno.
Sono nati mercatini dell’usato, dove la gente porta oggetti in conto vendita in cambio di una percentuale sul venduto da dividere con l’esercente del negozio che li espone.
Ultimamente si assiste ad un proliferare di botteghe all’insegna di “Compro-vendo oro”, che però sfruttano il bisogno di chi è disposto a vendere piccoli oggetti di affezione, a un cambio scandalosamente basso.
Ma la gente pensa, si organizza, pianifica, cambia.