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Nell’antichità, prima dell’avvento della moneta, il baratto è stata la prima forma di commercio.
Passano i secoli, ma – corsi e ricorsi storici – in questo periodo di crisi e di conseguente mancanza di moneta sonante, la necessità aguzza l’ingegno.
Sono nati mercatini dell’usato, dove la gente porta oggetti in conto vendita in cambio di una percentuale sul venduto da dividere con l’esercente del negozio che li espone.
Ultimamente si assiste ad un proliferare di botteghe all’insegna di “Compro-vendo oro”, che però sfruttano il bisogno di chi è disposto a vendere piccoli oggetti di affezione, a un cambio scandalosamente basso.
Ma la gente pensa, si organizza, pianifica, cambia.

La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l’incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.

(da www.wikiquote.org, citazione di Albert Einstein, fisico)

Strana l’estate 2012.

Nulla che possa far anche lontanamente ricordare antiche stagioni di neanche molti anni fa, quando la città si svuotava per far posto a strade vuote, assolate ma serene, in cui rari passanti andavano alla ricerca di un negozio rimasto aperto senza dover per forza raggiungere i centri commerciali (quelli sì sempre aperti).

Quando penso a tutti i libri che mi rimangono da leggere, ho la certezza di poter essere ancora felice.
Jules Renard

Tornai a ripiegare il brano e lo mangiai.
Sam Savage, Firmino

FirminoFu un venditore porta a porta – tipico di quei tempi – che negli anni Sessanta riuscì a vendere ai miei una trentina di classici della Einaudi. Ancora cambiali.

Mondi paralleli di M.C.EscherVivo ripiegata su me stessa, sui miei problemi di salute, sul lavoro che scarseggia e di cui non vedo la ripresa, sempre pronta ad ogni “Come stai?” ad attaccare con la litania sulle mie disgrazie.

Mentre nella mia notte insonne ascoltavo la radio per avere notizie sull’attentato di Brindisi, ecco una breaking-news che mi informa del terremoto in Emilia.
Un nuovo dramma, ho pensato, ben certa che dopo la solita formula “non si rilevano danni né a persone né a edifici” ci sarebbero stati bollettini peggiori, morti, crolli, devastazione e tende, sfollati.
La cronaca ci aggredisce, ci assedia, ci assale.

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