La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l’incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
(da www.wikiquote.org, citazione di Albert Einstein, fisico)
Strana l’estate 2012.
Nulla che possa far anche lontanamente ricordare antiche stagioni di neanche molti anni fa, quando la città si svuotava per far posto a strade vuote, assolate ma serene, in cui rari passanti andavano alla ricerca di un negozio rimasto aperto senza dover per forza raggiungere i centri commerciali (quelli sì sempre aperti).
E le spiagge si affollavano.
E la gente si divertiva con poco o con tanto, a seconda di quanto poteva o voleva permettersi.
Gli unici mugugni erano quelli che si facevano pensando allo stress da ritorno al lavoro.
Ma il lavoro era una certezza.
Ora la crisi si tocca. Ha un volto e mille storie.
Nel piazze assolate del centro passeggiano pigramente i turisti (più stranieri che italiani).
La periferia è desolata come sempre. Le strade sono sì vuote, ma la presenza delle molte auto parcheggiate denuncia che i più sono a casa, a difendersi dal caldo.
Intanto i giornali radio, le video news, la rete, diffondono inquietanti notizie di crisi.
Aeroporti, autostrade e porti marittimi, a volte le torri, le gru, ed ora anche le miniere, sono affollate di lavoratori (o tra breve ex lavoratori) che denunciano crisi imminenti, annunciate e troppo spesso attuate, da società italiane che chiudono – private o statali che siano – e da industriali stranieri che abbandonano questa terra di burocrazie e prezzi in rialzo e scarsa, scarsissima produzione.
Cosicché aumentano i licenziati, gli esodati, i cassintegrati.
E il prezzo della benzina va alle stelle, automobili non se vendono (né producono) più, tanto i soldi mancano e comunque è proibitivo mantenerle in famiglie senza reddito o quasi.
I tabloid stranieri denunciano che i turisti che sono venuti in Italia in cerca di sole e mare hanno trovato una popolazione triste e che la “dolce vita” è ormai emigrata (anche lei) all’estero, dove voglia di vivere e sorrisi non hanno ancora abbandonato le persone.
Tra pochi giorni sarà settembre e si profilano giorni ancora più cupi, accompagnati da fastidiose invettive lanciate da destra a sinistra, da sinistra a sinistra, da destra a destra, stracci che volano sopra le teste di gente, o meglio, di persone, di cui i politici non si accorgono nemmeno.
Strana estate questa del 2012.
Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.
(da www.wikiquote.org, citazione di Federico Caffè, economista)
Tiziana Franchi