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Dal dizionario online Hoepli:
Insieme di corpuscoli minutissimi, per lo più di terra arida, che possono librarsi, depositarsi, accumularsi su persone e oggetti: c'è della p. sul tavolo; l'automobile sollevò una nube di p.; mobili, libri coperti di p.
Questa la definizione della parola polvere, che però può essere declinata e utilizzata per indicare una condizione di abbandono o ancora la natura corporea dell’uomo derivata dalla sua origine, ma anche per illudere (gettare polvere negli occhi) o per distruggere (ridotto in polvere) e oltre.

Ma la polvere può anche essere metafora di questa nostra Italia, in questi giorni  letteralmente coperta di neve, di ghiaccio, una coltre sotto la quale si cela la disorganizzazione, la furberia politica, il pressapochismo, specchio di sperpero di denaro, quando non di malversazione, di appropriamento indebito e abusi edilizi; può essere fango che tutto sommerge dopo un’alluvione, lasciando città e paesi come fossilizzati in un paesaggio spettrale. Polvere quella che – nascosta sotto il classico tappeto – cela quanto di inconfessato e inconfessabile deve essere occultato affinché la gente, gli italiani, gli onesti, gli illusi, continuino ancora a credere nel migliore dei mondi possibili.

Ma di polvere si può morire, quando si è letteralmente ricoperti da una mala polvere come l’amianto, che avvelena giorno dopo giorno, dopo aver illuso una città,  molte città, in Italia e nel mondo, di aver invece portato benessere e crescita economica, nascondendo la verità di questa sostanza che promettendo eternità (Eternit: aeternitas, eternità) concede la morte.
Eternità di polvere quindi, di bugie, di malattia e di morti, troppi morti.

È di questi giorni la messa in scena a Torino di Malapolvere veleni e antidoti per l’invisibile di e con Laura Curino (www.lauracurino.it, dove si trovano le prossime date in altre città), attrice non nuova a piéce di forte impegno sociale, per esempio sull’incendio della Thyssen-Krupp di Torino e sulla vicenda di Enrico Mattei.
Dopo aver letto il libro a cui si ispira questo lavoro: Malapolvere di Silvana Mossano (dal suo sito:  figlia autentica e innamorata della città di Casale e della terra di Monferrato), Laura Curino ha deciso di mettere in scena lo spettacolo. 
Anche Laura Curino ha famigliari di Casale Monferrato, tra i paesi più colpiti dalle polveri di amianto. Proprio nei giorni scorsi, dopo le proteste della popolazione, il Comune ha rinunciato al risarcimento offerto dal proprietario della multinazionale Eternit, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, preferendo la promessa fatta dallo Stato di attivarsi per la bonifica tanto auspicata in questa città. La salute dei cittadini non è una merce in vendita.

Chi non l’avesse fatto potrà approfondire questa orribile storia che si trascina da anni e che ha già causato migliaia di morti e che ancora ne farà in futuro tra la popolazione di quella città che con coraggio ha difeso e difende il proprio diritto alla vita, alla salute, a un domani.

E queste parole valgono per Rubiera dell’Emilia, Cavagnolo, Bagnoli di Napoli, Chernobyl, per Bhopal, per Fukushima e per tutti quei luoghi sparsi per il mondo che grazie alla disonestà di pochi hanno pagato con la vita la polvere di cui sono stati ricoperti, soffocati, annientati.
Morti e vittime alle quali ci inchiniamo.

Tiziana Franchi

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